Consegnati dall’”Accademia Palermo Classica” due assegni per i rifugiati ucraini ospiti all’Istituto valdese e alla Caritas. Cerimonia allo Steri

Palermo, 17 giugno 2022

Questa mattina, presso lo Steri, sede del Rettorato, si è tenuta la cerimonia di consegna da parte del direttore artistico dell’Accademia Palermo Classica, Girolamo Salerno, di due assegni da mille euro ciascuno alla direttrice del Centro Diaconale “La Noce”- Istituto Valdese, Anna Maria Ponente, e ai delegati del vice-direttore della Caritas Diocesana di Palermo, Don Sergio Ciresi.

Si tratta del frutto della raccolta fondi destinati agli studenti e alle studentesse ucraini nell’ambito del Concerto per la pace in Ucraina del 14 aprile scorso, all’Auditorium San Salvatore. Nei giorni scorsi erano stati consegnati altri duemila euro, provenienti dal medesimo evento, alle “Ancelle del sacro cuore” di via Marchese Ugo a Palermo che ospitano alcune famiglie di rifugiati ucraini.

L’iniziativa – promossa da Palermo Classica insieme a Università degli Studi di Palermo, Fondazione Sicilia, Ersu Palermo, Assessorato Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Circolo Unione, e con il sostegno di Alessi SpA. – si è svolta alla presenza del magnifico rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri, e del presidente di ERSU Palermo, Giuseppe Di Miceli, nonché della delegata alle attività inerenti il Diritto allo studio e all’innovazione dei processi di apprendimento, Luisa Amenta.

“E’stato fatto un buon lavoro – dichiara il presidente ERSU Palermo, Giuseppe Di Miceli -: con le somme consegnate oggi si possono sostenere gli studi universitari di alcuni studenti ucraini all’Università di Palermo e la sistemazione di alloggi utili per accoglierli insieme alle rispettive famiglie.”

“Questi piccoli e grandi gesti di solidarietà sono necessari – dichiara il Rettore, prof. Massimo Midiri – Si affiancano ad una serie di interventi messi in atto dall’Ateneo, anche in stretta collaborazione con le altre istituzioni, di accoglienza e di sostegno dedicati a studentesse e studenti ucraini in fuga dalla guerra”.

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