Operazione Catartica in sala Joe Petrosino, quando l’arte coinvolge veramente le emozioni

Venerdì  16 dicembre, alle ore 18, presso la residenza universitaria Hotel De France – Casa del Goliardo di piazza Marina, verrà inaugurata in sala Joe Petrosino la manifestazione d’arte “Catartica”. Si inizia con la mostra collettiva degli artisti Massimo Basso, Antonio La Colla, Franco Miceli, Salvo Rivolo, Federica Saletta, Francesco Scherma e Gabriele Venanzio. Parteciperà alla serata il maestro Salvatore Rizzuti, ma anche musica e canto con Salvatore Collura al pianoforte, Emanuela Davì soprano e  Rosalia Pizzitola contralto.

Dopo l’inaugurazione del 16 dicembre, sono previsti altri appuntamenti che animeranno la manifestazione artistica organizzata dall’associazione “Incontemporanea”, presieduta da Luisa La Colla, in collaborazione con l’Ersu: il 28 dicembre, alle 17,30, “Gocce d’armonia” con Romina Copernico all’arpa; il 4 gennaio 2017, alle ore 17,30, “Il mare di mezzo, il sale e la Dea dentro di noi”, con Daniela Thomas e Claudia Spinnato; il 7 gennaio 2017, alle ore 17,30, “Finissage”, con Romina Copernico all’arpa e Giusi Parisi alle campane di cristallo.

L’arte è per sua natura sensoriale, perciò corporea in quanto dà una percezione dello spazio mettendo in moto tutti e cinque i sensi. L’arte è una terapia a tutto tondo, coinvolge emozioni e aspetti cognitivi, dandogli una forma espressiva di linguaggio. I sensi sono come le “porte” dalle quali si ha ingresso nel mondo e l’uomo, attraverso essi, assimila le esperienze, le rielabora in proprie rappresentazioni e le restituisce al mondo esterno creando un nuovo contatto più intimo e pudico. L’arte veste queste emozioni e sensazioni con colori, suoni, auliche parole che una semplice frase trasforma in una poesia; poesia che racchiude la musica, la pittura, la scultura, la scrittura, insomma tutto ciò che si possa riassumere in un’unica parola: arte. É una parola nobile, infatti pronunciarla già dà quel senso di incorporea gestualità, espressività, immaginazione. Essa permette di vedere ed esprimere lì dove gli occhi e le parole non sono in grado di narrare; è per questo che essa è qualcosa in più che solleva i sensi verso il metafisico, verso insolite atmosfere irreali e statiche.

Le relazioni umane, positive e costruttive sono l’humus fertile per alimentare l’arte, privo di barriere di difesa, espressione del corpo e dell’anima; una medicina medicamentosa che lenisce i dolori dello spirito, senza mentire, nascondere, dimenticare. Liberarsi dagli aspetti negativi della realtà è un processo che solo con l’arte si riesce a guarire, contemplarli dall’alto e vederli da una certa distanza può aiutare a comprenderne il significato e tramutarli in forma liberatoria. L’operazione catartica non è altro che uno sfogo, una scarica dell’oblio penoso, dove l’arte ha lo scopo di scongiurarlo esorcizzandolo.

Attraverso l’espressione artistica è possibile contrastare il malessere, conferendogli forma e colore, voce e suono, una fattezza precisa, una consistenza. Lungo questo cammino c’è una crescita, una consapevolezza di sé, un piacere che solo la creatività artistica porta con sé.

L’Associazione Incontemporanea, nata da un’ ambizione dall’architetto Luisa La Colla della quale ne è presidente, si muove su questo concetto, sulla possibilità di crescita e miglioramento di noi stessi attraverso l’arte in tutte le sue forme ed espressioni. L’attivismo nella creatività artistica è la strada maestra dell’Associazione Incontemporanea per volere diffondere l’idea del bello, della più costruttiva espressività umana.

L’Associazione Incontemporanea è al secondo evento organizzato all’ Ersu che con i suoi artisti nella loro espressività e performance incorniceranno un clima di spiritualità e bellezza in un mélange di colori e sfumature.

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