In pagamento 1.281 contributi alloggiativi agli studenti fuorisede ERSU Palermo. Accolto il 100% delle richieste: risultato frutto della misura portata dall’assessorato regionale dell’Istruzione

Palermo, 26 ottobre 2020

Arriva un importante risultato per gli studenti fuorisede che stanno terminando l’anno accademico 2019/2020: messa in pagamento dall’Ente regionale per il diritto allo studio universitario di Palermo, a tutti gli studenti richiedenti, la quota monetaria della borsa di studio relativa al servizio abitativo prevista – come misura speciale per gli studenti fuorisede ERSU – dalla delibera della Giunta Musumeci numero 132 del 7 aprile scorso adottata su iniziativa dell’assessore regionale dell’Istruzione Roberto Lagalla.

Si tratta di numero 1.281 beneficiari (studenti fuorisede di università, accademie e conservatori di musica della Sicilia occidentale) che non avevano avuto assegnato il posto letto e che, adesso, percepiscono un contributo che può variare (in quota intera) da 780 a 1.300 euro, in base all’ISSEU del nucleo familiare.

Nel dettaglio: numero 991 studenti con ISEEU inferiore o uguale ai 2/3 del limite massimo ISEEU (limite per il concorso 2019/2020 23.508,78) percepiranno 1.300 euro, mentre numero 290 studenti con ISEEU superiore ai 2/3 riceveranno 780 euro.

Agli studenti che hanno stipulato contratti di periodi inferiori ai dieci mesi previsti inizialmente dal bando – per venire incontro alle esigenze causate dal lockdown della primavera scorsa – i contributi saranno erogati proporzionalmente al numero di mesi del contratto d’affitto (con un minimo di 4 mesi).

“Anche questa misura speciale di sostegno a tutti i fuorisede prevista dall’assessore regionale dell’Istruzione e formazione, Roberto Lagalla, è andata in porto – sottolinea il presidente dell’Ersu Palermo, Giuseppe Di Miceli – con il contributo dell’Ersu Palermo. Siamo soddisfatti per quest’azione di sostegno nei confronti delle famiglie degli studenti che hanno visto esaudito il 100% delle richieste e che, con l’arrivo del nuovo anno accademico e delle rinnovate esigenze economiche nonché delle ultime restrizioni causate dalla pandemia che indeboliscono ulteriormente il tessuto economico, rappresenta un concreto sostegno per il diritto allo studio universitario.”

 

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